Descrizione
Il Piano di Zona, introdotto con la legge quadro 328 del 2000, rappresenta lo strumento più innovativo nella realtà delle politiche e dei servizi sociali degli ultimi anni.
Lo stesso strumento della progettazione partecipata attraverso il Piano Sociale di Zona, viene ripreso e normato, a sua volta, anche dalla Legge Regionale n. 3 del 2008.
In particolare il Piano di zona è definito come lo strumento promosso dai diversi soggetti istituzionali e comunitari per:
- analizzare i bisogni e i problemi della popolazione sotto il profilo qualitativo e quantitativo;
- riconoscere e mobilitare le risorse professionali, personali, strutturali, economiche pubbliche/private e del volontariato;
- definire obiettivi e priorità, nel triennio di durata del Piano attorno a cui finalizzare le risorse;
- individuare le unità d’offerta e le forme organizzative appropriate, nel rispetto dei vincoli normativi, delle specificità e delle caratteristiche proprie delle singole comunità locali;
- stabilire forme e modalità gestionali atte a garantire approcci integrati e interventi connotati in termini di efficacia, efficienza ed economicità;
- prevedere sistemi, modalità, responsabilità e tempi per la verifica e la valutazione dei programmi e dei servizi